Fino alla fine ho pensato se questa recensione potesse servire su Rockit, se cioè avesse avuto senso perdere tempo ad ascoltare il disco e per di più scrivere una critica su di esso. E so benissimo che è come sparare sulla Croce Rossa, visto che è fin troppo facile stroncare l’ex vocalist dei Litfiba. Non per questo noi di Rockit eviteremo di riaffermare che quest’album è imbarazzante, contiene una infinita serie di inutilità e prosegue sulla scia di ‘rapine’ chiamate “Croce e delizia” e “Infinito”.
Per non fare un torto a nessuno, preciso che in questa sede “Elettromacumba” non è stato recensito perché la lungimirante Emi ha pensato bene di non farcelo pervenire (e comunque non ci saremmo certo sperticati in lodi, anzi…). Per cui sprecare altro tempo sul passato mi sembra alquanto irragionevole e lo stesso dicasi del presente, visti i risultati della scissione Litfiba: fino a 12 mesi fa era solo un’entità (Pelù+Renzulli) a rubare spazi discografici preziosi, mentre adesso, ahinoi, ci ritroviamo con due personaggi intenti a rifarsi una carriera quando ormai non hanno più nulla da dire!
Ma siamo in Italia e sarebbe stato impossibile pensare che l’avventura del gruppo fiorentino riuscisse a finire in una maniera più dignitosa, come d’altronde era consona alla storia della formazione almeno fino al 1997. Invece adesso siamo costretti a sorbirci brani (?) come Io ci sarò, improbabili pezzi rock (scontati) intitolati Fuori di qui e dichiarazioni d’intenti che riconducono il suono di quest’album al ‘med-rock’ (Aquilone, Marrakesh serenade). Per non parlare poi dei testi contenuti nell’album, 13 esercizi elementari di scrittura che toccano il fondo in tracce come Buongiorno mattina, Bomba boomerag, Perfetto difettoso e la chicca Homo europeus.
Non ho più voglia né motivo di scrivere ancora, se non che pregarvi di una cosa, la solita: evitate tutto ciò che abbia a che fare col marchio Litfiba e Pelù, sia che si tratti di produzioni discografiche che di operazioni letterarie; siamo sicuri che nulla di tutto ciò possa lasciarvi qualcosa.
---
La recensione Né buoni né cattivi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-06-05 00:00:00
COMMENTI