Sto per dedicare una recensione al mio prof. di fisica. No, non sto scherzando. I Puntimmensi nascono intorno al settembre 2005, con lo scopo di “raccontare istanti: quei frangenti piccoli ed intensi come punti, adimensionali ed immensi. Creare atmosfere partendo da un punto apparentemente insignificante, ma in realtà denso e pungente al punto di farsi raccontare”. Quando ho letto questa presentazione, giuntami prontamente nella cassetta delle lettere, sono rimasta piacevolmente sorpresa. Finalmente qualcosa di diverso, finalmente uno spunto da poter inserire nella recensione e da cui sviluppare un discorso di senso compiuto, finalmente una band che si descrive bene. Poi leggo che i componenti del gruppo sono Anna, Paolo, Simone e Michele, ex professore di fisica proprio della cantante Anna, e allora mi immagino il mio prof di fisica che suona il basso in una rock band e penso che non ci starebbe manco poi così male. Quindi, prof, ci pensi: potremmo farci chiamare “I Teorema di Pitagora and Friends”.
Il primo brano, “Blu Inutile”, non mi convince. Brani del genere sembra di averli sentiti milioni di volte e di averli dimenticati davvero molto, molto in fretta. Il secondo, “Sradicamenti a sinistra”, testo no sense a parte, coglie il segno. E’ orecchiabile, leggera, incalzante e sembra davvero di sentire un punto che racconta una storia. Dal terzo pezzo in poi, però, il cd si perde in un mare di ovvietà musicale, il tratto narrativo si perde tra Baustelle e Afterhours per un po’, ma senza lo stesso grado di energia. Sembra che non ci sia davvero più nulla di propositivo all’interno di questo disco che, per un po’, aveva fatto ben sperare. Alla fine mi lascia così, con i testi scritti su carta trasparente alla mano, e le aspettative a metà. Peccato.
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La recensione Tracce Sottili di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-07-23 00:00:00
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