Volus Golia Insilenzio 2000 - Psichedelia, Noise, Alternativo

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Ci sono tutti i pregi e tutti i difetti di un’opera prima nel lavoro dei piemontesi Volusgolia, peraltro in giro già da abbondanti dieci anni: si son fatti le ossa suonando, suonando, suonando sempre e comunque: così hanno acchiappato la padronanza strumentale e l’esperienza sul palco che ci vuole (veniamo dunque al primo pregio). La traducono in esecuzioni senza dubbio ricche d’ardore, piene di convinzione, di grinta che mai viene meno, di perizia tecnica che si sente, anzi si sente un po’ troppo, ma per fortuna esce fuori malgrado tutto quel volerla dispiegare (veniamo ai difetti).

Perché le introduzioni a volte troppo lunghe, quasi sterminate, si mangiano qua e là una buona metà del brano (trabocchetto nel quale regolarmente cascano tutti i nuovi musicisti – ma una intro non è un brano, e non può sostituirlo); la voglia di stupire con la tecnica porta inoltre a riempire i pezzi di un numero spropositato di note e d’invenzioni (mentre a volte, si tratta proprio del contrario, il gioco di vuoti e pieni, le pause azzeccate). L’impostazione vocale, infine, tradisce almeno secondo me le radici dei nostri. Cioè gli anni ’80, o almeno la loro fine, quella che consacrava Litfiba e, dopo di loro, una schiera di emuli.

Credo che i Volusgolia debbano ancora trovare una loro dimensione, capire dove vogliono arrivare, e per quale strada. Forse è solo questione di scegliere le migliori, tra la miriade d’idee sonore che nei loro pezzi sono capaci di partorire. Crisi d’abbondanza, in ogni modo, che si fa presto a risolvere.

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La recensione Insilenzio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-06-07 00:00:00

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