Rock nella sua accezione più comune: devoto ai grandi maestri e di conseguenza didattico, fin troppo, con qualche venatura hard-rock e grunge. Un rock dietro cui si cela l’ombra pesante dell’accademia, con i suoi stilemi e le sue soluzioni ripetute in abbondanza. L’unica via di scampo è la presenza di un qualche lampo d’ispirazione, di melodia azzeccata. In questo senso, i Plc mettono sul tavolo tanti pezzi in grado di lasciare un piacevole ricordo. Come “Lancelot” e la prima “Nobody Knows”. Riescono, insomma, ad addolcire l’ascolto di un lavoro potenzialmente pesante a causa del contesto artistico di riferimento. Per gli amanti della tradizione più classica, sicuramente un bel disco. Certo, se ci è permesso, le foto con autografo all’interno del booklet rappresentano materiale per studi di altro tipo.
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La recensione Rock Surgery di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-02-12 00:00:00
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