La posizione artistica dei Quartafila é quantomai semplice da inquadrare: tanto rock, tanto calore e qualche divagazione obliqua sul tema.
Una band classicamente alternativa, sulla quale aleggia in ogni momento il rischio inevitabile del "dove l'ho gia sentito" che tutto sommato i Quartafila riescono a evitare per buona parte dei 30 minuti di questo CD.
Sei brani intimamente collegati tra loro attraverso un atteggiamento sonoro incentrato sull'incrocio sbilenco tra basso e chitarre, che mantengono un'andatura a cavallo tra rock melodico-alternativo e suoni grunge.
Anche nei momeni più intensi, le atmosfere dei Quartafila risultano essenziali, con geniali sprazzi di colore chitarristico e ritmiche spesso tribali.
La voce ha un ruolo piuttosto importante, giocando su sofferenti vocalizzazioni monocorde e improvvise virate che mi hanno riportato alla mente alcuni momenti dei vecchi Karma, come nella tormentata Foga di Fede, un buon pezzo davvero.
Sprazzi di talento regala la sbilenca Modus Vivendi, brano in più parti che cattura per passionalità e intensità.
Piacevole e nulla più il grunge deviato di Visione Sorretta, stesso dicasi per Uomo, a cui non bastano le aperture fragorose per emergere.
Si chiude con l'ottima Scelte, tra dolci carezze melodiche e impetuosi riff distorti.
Il cd dei Quartafila ci presenta una band non alle prime armi, con un'attitudine a comporre brani di un certo livello, ma con alcune ingenuità e cadute di tono che rendono un po' troppo altalenante la qualità complessiva della loro musica; ad alcune trovate splendide si contrappongono banalità assolutamente evitabili e senza le quali potremmo considerare questa formazione gia in grado di dire la sua, ma alla quale ancora manca qualcosa...
La stessa scelta di un suono piuttosto "asciutto" e di metriche forzate, può essere un'arma a doppio taglio sulla quale occorre lavorare attentamente.
Il giudizio finale é più che positivo, ma l'ascolto lascia un certo senso di incompiuto, di qualcosa a cui mancano dei tasselli.
Da tenere attentamente sott'occhio gli sviluppi futuri del loro percorso artistico.
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La recensione Viscerale di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-06-29 00:00:00
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