I due gemelli Berti formano i Placentea Half Quartet: Alvise chitarra e voce, Pier Paolo alla batteria. Questo è il loro EP di debutto, cinque segmenti in cui suonano un rock cantato in italiano che lambisce sonorità progressive e psichedeliche. I due ragazzi sono molto giovani, entrambi sotto i 20 anni, e a dispetto della loro età si propongono già smaliziati e maturi (per quanto si possa esserlo a 18 anni). Interessati all’anatomia comparata e l’embriologia mettono in copertina l’immagine di un feto, e il ricordo corre al primo Battiato, quello di "Fetus".
Le loro canzoni invece possono avvicinarsi a quelle degli Afterhours ("Smoking Kills") e non disdegnano un certo noise più ripulito, tipo gli ultimi Sonic Youth (“Make Sense of This Nonsense...”). Nel pezzo di chiusura (“Epitaffio per Languida Vita”) oltre al già citato Manuel Agnelli - che qui è ricordato soprattutto nel testo e nel modo di cantare - troviamo una forma canzone più aperta e ambientale dove trovano spazio suoni di tastiere, loop, gong e un set di bicchieri. Loro puntano su un’armonia scabra e sostanziale, con riff languidi da contrapporre a tonnellate di note e muri di chitarre metallose e iperveloci. Diciamo che nella loro difficile ricerca musicale s’intravedono già risultati discreti, quello che ci vuole è più personalità. Trovare una via adeguata alle loro capacità è un obiettivo sicuramente raggiungibile nel futuro dei due gemelli.
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La recensione APmax sin [ 2p(t/T - x/l ) ] di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-10-24 00:00:00
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