Jasminshock Passing complexion 2000 - Indie

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Wallace Records... ancora lei... sembra che le idee di questa rampante etichetta non finiscano mai e infatti eccomi qui a dover di nuovo decantare una produzione di questa coraggiosa one-man-label.

Dallo splendido digipack esce fuori il CD d'esordio dei Jasminshock, band che conferma come in quel di Catania il fermento artistico non dia segni di cedimento.

Nessun dubbio sul fatto che stiamo parlando di noise, di musica che si mescola al rumore, di strutture frammentate e apparentemente casuali... e non e' un caso se proprio ai piedi dell'Etna vide la luce quella che rapprensenta ancor oggi una delle migliori formazioni (non solo italiane) per quel che riguarda questo genere... sto parlando naturalmente degli Uzeda.

Inevitabile l'influsso della band di Giovanna Cacciola sui piu' giovani Jasminshock che pero', pur rifacendosi ai loro maestri, tentano una via piu' ruvida e fragorosa, cercando di spostare le loro composizioni verso un confine ancor piu' rumoroso.

La recitazione malata di Flavia viene acuita dalle sovrapposizioni stonate delle chitarre, accompagnate da una ritmica impazzita, per materializzarci in un ambiente psicopatico nel quale risuonano otto brani devastanti che improvvisamente si placano su ossessive trame destrutturate.

Un vero viaggio tra sonorita' oblique e senza senso, strazianti lamenti, piani sonori inclinati e tanto altro ancora per un album che va ascoltato da soli e al buio per entrare con tutto il corpo nel mondo deviato e isterico creato dai Jasminshock.

Per pochi eletti.

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La recensione Passing complexion di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-07-04 00:00:00

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