Il piacere di una notizia non ne preclude l’apprezzamento gratuito. Quindi, che si separino pure le due cose: tema e svolgimento. La buona notizia è infatti il piacere che si può provare ascoltando ragazzi meno che ventenni cimentarsi con sonorità di sano rock a stampo americano, classicamente proposto secondo gli schemi di melodie in levare e distorsioni anni settanta. Ciò che invece lascia appena più perplessi è la riuscita del prodotto, più che discutibile ma nel complesso frutto di buone intenzioni. Se infatti gli spunti sono più che apprezzabili, con motivi affatto banali e strumentali di buon gusto (efficaci le parti di tastiera e chitarra), manca probabilmente un buon direttore di orchestra che misceli il tutto, capace di dar vita ad un prodotto completo in grado d’essere proposto al mercato. Cinque tracce d’intuizioni azzeccate quindi, da prendere come tali attendendo simpatici omini in cravatta.
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La recensione Destination Unknown di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-12-05 00:00:00
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