Un viaggio verso il medio oriente intrapreso sul finire del quindicesimo secolo da una giovane donna in cerca d’avventure è il canovaccio seguito dagli Iridio per stendere un fil rouge lungo i brani che compongono questa loro seconda fatica. Progetto nato dalla volontà di realizzare composizioni che fondessero in sé le influenze più disparate provenienti dalla musica tradizionale del mondo, “Endless way” vede ospiti ben quindici diversi musicisti di estrazione vuoi folk vuoi celtica, compresi artisti di origine turca per poter rendere con più fedeltà percussioni e saz.
I pensieri in inglese della giovane viandante ci accompagnano tra le canzoni proposte, che spaziano dal folk alla musica classica, dalla musica tradizionale europea a quella mediorientale. Loreena McKennit è un’influenza dichiarata ed evidente, ed a tratti anche Enya fa capolino, come nella piacevole “Shadows and fears”. Unica concessione all’italiano “La via infinita”, peraltro episodio non particolarmente felice. La ragione, a parte i risultati modesti del cantato nella lingua natia, è la stessa che mina alla base l’intero disco, ovvero una scrittura che si rivela spesso inconcludente, con passaggi poco incisivi e sin troppo convenzionali. Insomma mancano i brani.
Attendiamo perciò il prossimo lavoro degli Iridio, che si spera riusciranno a trovare del materiale più efficace nel portare alla luce le loro doti.
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La recensione Endless Way di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-11-27 00:00:00
COMMENTI (1)
Incuriosito da questa recensione ho cercato e ascoltato questo gruppo e devo dire che mi sono trovato in totale disaccordo con quanto scritto qui. La musica è molto bella, fa viaggiare. Le canzoni mi sembrano scritte bene, è probabile che questi IRIDIO abbiano degli studi musicali alle spalle perchè le loro composizioni non sono mai banali o scontate. Bravi anche i musicisti e la cantante.
Insomma, ascoltate con le vostre orecchie prima di valutare!
Saluti
Sandro Ravenheart da Lecce