Una tappa, una singolarità questo EP dei genovesi Ianva. Un episodio che in parte rielabora il precedente "Disobbedisco!", ed in parte dipana le proprie trame ad abbracciare possibilità stilisticamente e tematicamente non remote.
Quattro le tracce presentate, ognuna con una sua distinta personalità. L'apertura è affidata al brano che da il nome al disco, "L'Occidente". I temi sono usi, decaduta civiltà la cui fine è prossima ventura, barbari alle porte, dissoluti malcostumi dei suoi incoscienti ed imbelli cittadini. La seguente "Santa luce dei macelli", affidata alla voce di Stefania, richiama alla memoria "Tango della menade" per la sua teatralità e per il carattere spagnolo. Le devozioni dei vattienti del meridione d'Italia sono qui sprone a levarsi, quasi che il sangue e la forza catartica e primigenia dell'atto facciano intravedere un qualcosa che si pensava tramontato. Bell'episodio. Si torna a più miti consigli con la strumentale "Il sereno e la tempesta", che gioca tra suggestioni celtiche ed occasionali elementi più mediterranei. Infine chiude il disco una cover degli Strawbs, "In battaglia", riscritta e ricollocata nella prima guerra mondiale per ricollegarsi alle vicende di "Disobbedisco!". Qui i riferimenti sono al cantautorato dello Stivale, ed i risultati tra i migliori dell'album.
Sono evidenti nel disco pregi e punti deboli degli Ianva. I testi sono sempre ricercati e piacevoli, le musiche un riuscito melange di influenze ed elementi, spesso pompose ed ampollose, ma ben realizzate ed in linea con la proposta. La presentazione dell'opera è impeccabile, dalle illustrazioni del libretto alle scelte di packaging. Il tallone di Achille di questo EP però sono le voci di Mercy e Stefania, i cui limiti si fanno sentire più che in "Disobbedisco!". Alcune scelte discutibili e qualche occasionale stonata, specie nella prima metà del disco, lasciano davvero l'amaro in bocca.
Nel complesso comunque non si può negare come questo "L'Occidente" rimanga una bella pagina, evocativa e meritevole di più ascolti. Resta solo da raddrizzare la rotta in vista del prossimo, importante approdo. Per chi già apprezza.
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La recensione L'Occidente di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-12-12 00:00:00
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