Prima di tutto un applauso scatta per la genialata che questi toscani hanno nascosto nel titolo del cd: "novemilanovecento, il resto è dentro", apri il cd e trovi nascoste dal libretto le 100 lire del resto. C'ho messo un po' a capirlo ma poi mi sono fatto delle sane risate... bravi!
Passiamo ora al contenuto audio: grezzo e schietto punkrock. Con il giusto spirito. Punkrock per divertirsi e sfogarsi, quasi come se suonare fosse uno sport. I pezzi sono spesso a velocità normale, ma ad un certo punto i quattro toscani s'incazzano e accelerano oppure iniziano ad urlare, così avviene in "manca talessi", "animami", "non mi vedo più"... un po' in tutti. Ciò che è positivo è che le strutture sono abbastanza variegate e i pezzi non sono tutti uguali e si distinguono; mentre qualche carenza spunta nell'arrangiamento e nelle voci: spesso ci sono trovate riuscite, come la chitarra stonata in "animami", ma le due chitarre (perchè due ne sono segnate nel libretto) potrebbero sentirsi di più, nel senso che spesso sembrano una sola, forse perchè si sovrappongono o perchè una sta zitta, potreste ottenere un suono più pieno sfruttandole meglio. La voce, che è responsabile della gran parte dell'impatto con l'ascoltatore, rischia forse troppo: il tentativo di dargli personalità la porta spesso ad storpiare le parole alla maniera del Pelù dei primi tempi, come nel primo minuto di "vivi i pensieri", nell'inizio del primo brano, e in tanti altri punti. Meglio invece quando procede sulla sua strada e con uno stile più naturale, ma forse vi riesce solo in "manca talessi", aiutata anche da un eco-riverbero enorme. Concludo dicendo che c'è ancora un po' da lavorare, sopratutto sulla voce, ma le idee ci sono e i brani non sono male. Guardando il pieghevole del cd mi vien da dire: ma che bei poster che avete in saletta.
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La recensione Novemilanovecento... di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-09-01 00:00:00
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