Il ragazzo/a vi ha lasciato/a? Vi hanno stangato ad un esame? Vi hanno rigato la macchina appena comprata? Allora "Fabrizio" dei Porto Flamingo è l'album che fa per voi. Un album folk, fedele alla più classica tradizione italiana, ma che ha il grande pregio di portare il buonumore e la voglia di saltellare a chi lo ascolta. Provate a rimanere fermi ascoltando la scoppiettante taranta-folk di "Quieto d'incanto" o le esotiche melodie di "Puro Amor". Mescolano tranquillamente vari generi musicali, portando l'ascoltatore in un virtuale viaggio nelle tradizioni musicali del mondo. Si parte dal folk, alla taranta, passando per la samba e la musica klezmer.
Senza essere mai pesanti e pedanti, creano belle melodie sonore, dosati mix sempre riusciti, è come bere un ghiacciato mojito in una afosa notte d'estate, mentre si balla ad una festa sulla spiaggia. I testi sono ironiche fotografie della nostra società, raccontata con metafore divertenti e intelligenti. Ma fortunatamente i Porto Flamingo sono riusciti a fare un bel cd senza dover per forza ricorrere ai canoni della canzone folk italiana, fatta di feste dell'Unità, Bella Ciao e Bandiera Rossa.
Data la varietà e il miscuglio di generi musicali potrei definirli i Gogol Bordello italiani, infarciti da un po' di De Andrè (il pupazzo si chiama Fabrizio per caso?) con un pizzico di Jannacci. Insomma, un cd folk ma non destinato ai solo amanti del genere, una piccola piacevole sorpresa.
---
La recensione Fabrizio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-10-02 00:00:00
COMMENTI