Prodotti Atipici, inscatolati da Piotta, che suonano per tutte le stagioni. E per tutte le regioni. Sono 19 tracce da ogni angolo dell'Italia, con le realtà più dialettali e paesane. "Gente che sotto il culo ha il beat". Dai cupissimi napoletani CòSang ad una versione madunnina-style di Bassi Maestro e Supa (C.D.B.). Passando per la Puglia di Lady B, uno dei pochi esempi di rap femminile dialettale, rozzo quanto basta e non-stereotipato. Un'altra potentissima realtà pugliese è Bed & Break Funk, "nuova ondata di calore che arriva dal meridione". C'è anche la Sicilia con Othello in versione west side, e la sua crew Combomastas con "U tagghiamu stu pallone?". Ottimo rap. Tranne ovviamente qualcosa che sarebbe meglio buttare nella raccolta indifferenziata del sottobosco bruciato dell'hip hop italiano. Ma per la maggior parte "Prodotti Atipici" ha una buona luce. Un faretto nel caso di Gel, Chicoria e Metal Carter con "La filosofia del Niente". Una lampadina della fisarmonica per Popucià band. Ma quello che illumina il rap italiano underground sintetizzato in questa compila è "Listen Passengers" di Turi. Da tenere sotto controllo la potenziale frontiera dell'italinglish. Il suo pezzo suona in calabrese tanto quanto in americano. Con le due lingue mischiate benissimo, un po' Schiaffetto Correttivo e un po' parodia del rap gangsta degli States. Questa sarebbe per lui la svolta assoluta e – forse gliel'ho già detto altrove – l'iniziazione di un rap trash-italo-disco internazionale e vincente. Non che gli altri Prodotti Atipici di Piotta per la sua Grande Onda siano spenti. Anzi sottolineo che il progetto suona luminoso. Il rap italiano in dialetto è una delle più grosse risorse che abbiamo. Non solo per gli eventuali nauseabondi pipponi attorno all'autocoscienza regionalista, le tradizioni, l'efficacia della cultura provinciale e simil-qualunquismi noiosissimi (ma veri). Non so come dire. Il rap in dialetto spesso funziona perchè diventa musica intera ed indivisibile come ad esempio il 2, il 3 o il 7 in matematica. Cioè è stilisticamente (con)divisibile soltanto per se stessa. Per questo è atipica. E spesso molto buona, come le orecchiette a Bari o le cose buone di Rimini a Rimini e via così. Insomma l'Italia. Quella vera.
---
La recensione Prodotti Atipici di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-02-29 00:00:00
COMMENTI