Il disco di Giacomo Toni e i Novecento Band potrebbe essere ascoltato anche solo per avere una sintesi approssimativa di tutto ciò che il cantautorato italiano ha prodotto in questi ultimi quarant'anni. Sembra quasi una celebrazione, non so fino a che punto consapevole, di quanto di buono sia stato scritto e suonato in Italia. Dal punto di vista sonoro si scivola spesso su atmosfere jazz che ricordano molto Sergio Cammariere. Ma compaiono anche ritmi sudamericani, insaporiti da spezzoni di musica da circo. Spiazzante. I testi si abbandonano ad una comicità surreale che ricorda da vicino le prime composizioni degli Elio e le storie tese. Ma non solo, in certi attimi si sente il modo di cantare di Gianmaria Testa mentre in altri, invece, la voce si fa roca e sofferta, molto simile al giovane Vasco Rossi. E non tralasciamo gli elenchi di soggetti in stile fiera dell'est così cari a Branduardi. Un cd allegro ed eclettico, "Rum" è il momento più riuscito, contraddistinto dalla varietà di stili. Se vi piacciono le atmosfere jazz, o se semplicemente vi incuriosisce questo mix di ispirazioni, vi consiglio vivamente di sentirlo. Riesce a mettere di buon umore e non stanca dopo pochi ascolti. Non è poco.
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La recensione S/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-02-05 00:00:00
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