L’Ep parte con “They're Acting A Porn Movie On My Bedsides”: una canzone organo-acustica-voce dal sapore nirvaniano. Si continua con “Rutherford, Thomson And Bohr (Or, Beautiful Boy)” e qui ricordano i Folk Implosion, quelli del Lou Barlow più cantautore e meno post-punk. “I Did Not Mean To Fall Asleep While We Were Having Sex” sembra essere più vicina ai tempi nostri, con qualche influenza del pop spensierato alla Oh No Oh My. “The Wedding Photographer” assomiglia ai Bright Eyes. “Would You Believe Me?, Part 2” ai Moldy Peaches.
Non vorrei sembrare irrispettoso verso i Clever Square, l’elenco di riferimenti l’ho scritto più per darvi un’idea che per esprimere un giudizio sotteso. Non mancano di personalità – il duo ha un di più che altri non hanno, lo si notava anche nei precedenti dischi - ma si percepisce un certo lassismo negli arrangiamenti e, di conseguenza, tutto si inquadra facilmente in un già sentito stantio. Si cullano un po’ troppo sul concetto che bassa fedeltà può voler dire belle canzoni e scarsa cura del resto. Apprezzo l’impegno nel dare una confezione quasi Hi-fi a questi cinque pezzi (alcuni dei quali erano già presenti sul vecchio “Never Trust Yellow Raspberries” in versioni decisamente peggiori) ma purtroppo l’effetto è – ancora - quello del solito “primo demo” registrato su cassetta. Forse hanno bisogno di un produttore che li metta in riga. Forse è solo questione di tempo e mi tocca, come al solito, aspettare.
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La recensione I wish Jelle was Italian... di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-04-18 00:00:00
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