Immaginate una stanza, poster attaccati sulle pareti, un diario aperto a metà. Avete ottenuto l'immaginario di Silvia Dainese.
Le dieci tracce di "Soggiorno a Sant' Ilario" scorrono come locandine cinematografiche: descrivono facce e situazioni con intensità ed una personalità fuori dal comune. Silvia gioca con il pop plasmando significati e ricordi, passato e narrazione, costruendo colonne sonore del quotidiano con una sensibilità rara.
Voce e melodia risultano variegate: possono riscaldare come Cristina Donà, snocciolare emozioni come il più ispirato Benvegnù, trascinare come Carmen Consoli. Brani come "Acqua e Limone" e "Ti odio tra virgolette", spesso lasciano spazio ad un sorriso, lo stesso di quando guardiamo le foto della nostra infanzia. La razionalità ci porta a considerare Sant'Ilario come un paese vero, ma la fantasia può trasformare tutto in un luogo temporaneo dell'anima. Un luogo dove contemplare sogni, sguardi, progetti di una vita.
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La recensione Soggiorno a Sant' Ilario di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-10-15 00:00:00
COMMENTI (1)
ma quella è un'illustrazione di egneus!