La nuova creatura di Boosta, Dade e Tozzo è qualcosa che va ben oltre i rispettivi gruppi di provenienza e i precedenti progetti solisti, pur mantenendo un filo diretto con essi. Eravamo rimasti ad "Iconoclash" nel 2004, album che Boosta presentava dal vivo facendosi accompagnare proprio dai due lineasettantasettini. Ripartendo da qui, sarebbe riduttivo parlare dei Ceasar Palace come di un semplice "side project": non si tratta di un impulso improvviso, quanto di un progetto pensato, ragionato e sofferto, anche. Perché i componenti di questo gruppo non sono umani. Hanno le sembianze di pitbull e dobermann, violenti e fuorilegge, dal cuore buono: è questa la scelta su cui hanno puntato dal punto di vista promozionale, ricordando in parte lo stile dei Gorillaz con un risultato convincente.
Sonorità rock dalle atmosfere cupe e notturne, talvolta accompagnate da qualche base elettronica e rimandi al glam e al pop anni 80, fanno di "Dogs from V-gas" un album che a volte sembra graffiare, altre vorrebbe farsi capire, altre ancora rivela spunti brillanti che non t'aspettavi. Prendi "1ne" con quel basso ruvido e ripetitivo, una catena che t'inchioda al pavimento, fin quando non emergono quei raggi d'elettronica che sembrano illuminare la via d'uscita, facendoti muovere il capo su e giù: non è un caso che sia stata scelta per la colonna sonora di Fifa 09, in mezzo a gente come CSS, MGMT e i nostri Bloody Beetroots. O prendi "God and ants", con quel tempo instabile, i clap, un ritornello accattivante.
I numerosi intermezzi intimisti e più lenti rendono l'ascolto frastagliato e difficile. E' come se fossero stati scelti con cura tutti gli ingredienti migliori, limando ogni dettaglio (persino i sospiri di "End of (the) Galaxy" mettono i brividi), ma senza essere in grado di creare un amalgama davvero perfetto: le melodie raramente coinvolgenti rendono questo disco un esordio riuscito solo a metà, in cui gli spunti interessanti appaiono esclusivamente nei brani più torbidi e violenti.
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La recensione Dogs From V-Gas di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-12-03 00:00:00
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