Senza dubbio Stiv (al secolo Stefano Tirella) ha carisma. Ha una forza comunicativa che gli permette di confererire stile e appeal a tutto ciò che fa. Già in molti si sono accorti di lui, da Irene Grandi e Alessandro Bergonzoni fino a Jovanotti (di cui compaiono campionamenti vocali). Il cd si muove su un territorio rock lo-fi, spesso grezzo, talvolta più elaborato. La strumentazione è scarna, ma riff bene assestati nei punti giusti riescono a dare potenza e attitudine da vero rocker a brani come "Corridoi" e "Incubo – Realtà". Non mancano neppure le sorprese: accenni reggae ("Proiettile Lento") e dieci minuti di psichedelia ben strutturata in "Serena Variabile (Lei è Monica)". Poi c'è "Bradipa", bellissima chicca pop, pezzo perfetto per le radio, in duetto con Margot dei Rumore Rosa.
Il punto forte di Stiv sono i testi, con quell'ironia, quei giochi di parole e le freddure che portano il suo inconfondibile marchio di fabbrica. E poi la voce, perennemente sospesa tra cantato, parlato e rappato. Ma la sua abilità sta anche nel saper trovare i ritmi giusti e creare ferratissimi ritornelli che entrano in testa, senza lasciare via di scampo.
La crescita artistica si sente, un quinto lavoro ben fatto, non c'è che dire.
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La recensione Blu Senape di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-02-18 00:00:00
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