"Point break" è un punto di rottura, che sfonda con un beat penetrante e rime sparate ad alta velocità. Ed è il biglietto da visita dei Fuoco negli occhi, la crew italo-belga che presenta un nuovo lavoro di rap underground dal respiro internazionale: la voce black di Micha che scalda r&b a fuoco lento cantando in inglese, le incursioni di Prosa che rappa in francese, e l'aggressione verbale di Brain e Chiodo in italiano. Energici ed eleganti, lanciano flow torrenziali, beat perforanti e variegati. Con super featuring, come quello tagliente del napoletano Paura in "Graffi sul vetro" o la concretezza metrica di Lugi che si inserisce nella linea raffinata e malinconica del beat de "L'impronta". Il nostro rap è kung fu. Affermazione di "ShowGun" che vale per alcune tracce, in particolare dove si combatte discretamente con colpi ben assestati: come nelle già citate ma anche nelle vibrazioni nervose di "Epoca di plastica", nei romantici squarci de "L'inverno" o nel sound affilato de "Il kaos che ci accompagna". Troppo gratuitamente spietata "Sud soldiers". Il resto è hardcore a tinte soul, a volte pop. Atmosfere cinematografiche trafitte da raffiche di rime senza respiri. Una parola inarrestabile, implacabile, fiamma liquida incontrollabile che divampa in ben 19 pezzi. Un disco lungo che a volte perde un po' di vista la rotta più dura delineata in partenza. Ma il fuoco dentro c'è e questo importa.
---
La recensione Full immersion di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-11-06 00:00:00
COMMENTI