Elettronico, intelligente, sempre avanti, quasi alternativo: Battiato non smette di reinventarsi
Si intitola "Gommalacca" il nuovo disco di Franco Battiato e costituisce una notevole sorpresa, in primo luogo, per le sonorità espresse dall'artista catanese. Decisa è stata la virata verso l'elettronica e verso suoni più moderni ed estremi che sono frutto di una scelta coraggiosa in parte già effettuata nel precedente disco "L'Imboscata". Forte del sodalizio con il filosofo Manlio Sgalambro che è l'autore dei testi, Battiato si caratterizza, come quasi in tutta la sua carriera ventennale, per un pop intelligente e mai banale e per le capacità di creare suoni sempre originali.
Sono forse discutibili alcune scelte linguistiche che possono risultare ardite o gratuite, ma è difficile non apprezzare un personaggio come Battiato che, nel grande circo della musica italiana, si distingue ancora una volta per acutezza ed eclettismo (fonde generi diversi, rende omaggio alla Callas nel brano "Casta Diva", critica il potere in astratto come ha già fatto in alcuni lavori precedenti).
A questo disco partecipano molti protagonisti del nuovo rock italiano come il cantante dei Bluvertigo e la cantante dei CSI e "Gommalacca" rappresenta, giustappunto, il trait d'union tra il passato (la storia musicale di Battiato) e il futuro (la prevalenza di' suoni digitali opera delle nuove tecnolgie più che degli strumenti). Proprio il rapporto con il computer che modifica il timbro della voce e consente di aprire nuovi orizzonti, ha affascinato Battiato, un uomo che ha percorso ora la strada della canzone vera e propria, ora quella della spiritualità orientale e per ultimo quella dei giovani che può considerare suoi "figli" musicali, sempre, però, filtrando tutto con la sua sensibilità.
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La recensione Gommalacca di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1998-10-31 00:00:00
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