Revolver [Marche] Egg 2000 - Pop, Cover

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Sono tra quelli che si portano nel sangue gli scarafaggi di Liverpool, ma pur riconoscendo che la band britannica ha segnato la catena evolutiva dell'umanita', non fatico a dire che anche i quattro baronetti hanno sfornato i loro bei rifiuti.

E' evidente che una grossa fetta della musica che oggi ci propinano i media commerciali e' un superfluo residuo di quell'esperienza.

Questo cappello introduttivo sembrera' inutile, ma spiega un po la mia posizione verso i Beatles, fondamentale per capire il modo con cui mi pongo di fronte alla musica dei volenterosi Revolver, il cui nome non lascia dubbi sull'approccio...

Nascono come cover band dei Beatles e diventano quasi famosi, scatenando i fan club dei Fab Four che li proclamano una delle migliori clonazioni dei Beatles.

Come purtroppo capita spesso in Italia, questa cover band si gira i palchi di mezza penisola, fino a che non decide che e' giusto far sfociare la passione in brani propri.

Il risultato sono i sette episodi di questo EGG, album d'esordio contenente anche tredici(!) cover dei Beatles.

"e' nato un nuovo pop...in stile Beatles" questo recita la scritta sul CD... per esperienza, frasi del genere non lasciano presagire nulla di buono...

Effettivamente il pop regna sovrano, le composizioni sono solari e ariose, ti entrano in testa dopo mezzo ascolto. Ritornelli azzeccatissimi, cori gustosissimi, melodie che sprizzano dagli strumenti, assoli semplici ma incisivi, batteria ringostarregiante, arrangiamenti anni '60... peccato che tutto si risolva in un vuoto assoluto di creativita' e originalita'!

Troppo spesso le mie orecchie si chiedono se sto ascoltando un album inciso dai Beatles in un giorno di apatia.

I Revolver fanno la cover band anche quando suonano i pezzi propri. Le loro sonorita' esistono solo in funzione dei Beatles, senza una minima parvenza di autonomia artistica.

E' un vero peccato, perche si sente al primo ascolto che sono tecnicamente preparati e con una sensibilita' melodica di straordinaria qualita'.

La scelta di inserire ben tredici cover dei Beatles (peraltro molto ben eseguite, nonostante un inglese non sempre impeccabile) sembra una sorta di resa alla superiorita' inglese...

Purtroppo questi ragazzi si incastrano perfettamente in quel meccanismo che ha reso l'Italia un paese in preda all'esterofilia, con artisti che si limitano a clonare i miti d'oltremanica e d'oltreoceano.

Occhio... potrebbero sfondare presto.

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La recensione Egg di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-12-01 00:00:00

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