Il mondo delle idee può rivelarsi bastardo come pochi: ricche ed abbondanti, sfuggono all'ultimo secondo come barrette di mercurio tra le mani. I Dead River sono la perfetta conferma di tale aforisma: visioni, fantasie, composizioni si scontrano contro il peggiore dei mali, la formalizzazione. Atmosfere lisergiche, voli pindarici nel passato e nel futuro si mostrano come spunti artistici degni di nota, ma privi di una reale continuità. Il suono si mostra forzato in molti punti, le intuizioni appaiono diluite, snaturate della loro essenza. E' un rock che punta alle potenzialità evocative del genere, guarda ai Litfiba di "Morgana" ed ai Verdena ultimo periodo, insegue chimere stilistiche ed ottiene risultati altalenanti. Un ordine è possibile: basta provarci. Aspetto fiducioso la prossima uscita.
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La recensione S/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-12-03 00:00:00
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