Ostico. Senza mediazioni. Con la possibilità di fare due pesi – due misure scindendo le liriche dalla musica. Con un unico filo conduttore: una certa sofferenza dal blando all'estremo. Rumorismo, come di un sistema interiore mal funzionante, ragionamenti ascetici sull'io e sul se stesso, e l'esternazione pre-industrial tendenzialmente lo-fi, a metà tra Suicide e Spectrum agghiacciati nel torrido soul-punk.
I testi vagheggiano, più che delirare a tratti bramano ("dammi la mano ti darò il mio fallo"), certi effetti dilatano il suono vocale al modo di "Pornography", allora abbandoni la curiosità di capirne il senso, per apprezzare il coraggio di riproporre queste sonorità assolutamente anti-commerciali.
Onore al merito, ma la prossima volta un occhio più attento alla produzione.
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La recensione Indifferenti Idioti di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-12-11 00:00:00
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