Un bel demino! Peccato che abbia dovuto soffrire per riuscire ad ascoltarlo senza salti - vi siete mai chiesti 'per quanto tempo' potremo ascoltare tutti i cd-r che ormai abbiamo sugli scaffali? E non parlo certo dei demo!
Comunque ne è valsa la pena, di ascoltare i mantovani Noisettes. Aprono la partita in sordina, con le chitarrine della già-sentita “Intro” (“Daydream nation” docet, a.d. 1988!!), e si tengono i carichi per il prosieguo del loro cd intitolato semplicemente “Demo”: è il caso della seconda traccia “Voci”, con Chiara a cantare, sorta di Carmen Consoli che cantilena a casa dei Marlene Kuntz senza distorsori, oppure direttamente nel loft di Lee Ranaldo, che fa ancora più figo. E’ in inglese “Darkness”, la terza non certo memorabile traccia, forse complici i ballonzolii del povero laser, e quindi si tenta con “L’uomo che vola”, che ben sintetizza il gioco delle “noccioline” manotovane: si parte con l’atmosfera creata dal giro di una o due chitarre pulite o crunchy, poi si screzia con rumori, con nenie o ottime “declamazioni” sempre ad opera della nostra Chiara, poi -optional quasi costante- qualche impennata, accelerazione o raddoppio.
Ecco che quindi citare Carmen Consoli poteva valere solo per quel brano, ché qui forse si sta dalle parti di Kim Gordon dopo un corso di canto; ma c’è anche qualche difetto (oltre al cd che salta): la (probabile) eccessiva lunghezza dei pezzi, la scarsa incisività dei brani in inglese (vedi “Butterfly”) e soprattutto la registrazione che non “spara” a dovere le chitarre. Poca cosa, certo bilanciata dalla maestria dimostrata nel creare atmosfere avvolgenti e sapienti intrecci chitarristici, e quindi, anche se mancano delle variazioni sul tema, trattasi certamente di un lavoro degno di nota, con conseguente invito ai ragazzi a darci dentro, a tener duro anche se han ragione quando scrivono che “si suona poco fuori sul campo per mancanza di spazi aperti ai gruppi sperimentali che non propongono le solite covers”.
Se è pur vero che così sperimentali i Noisettes non lo sono, e che il loro gruppo di riferimento non è stato mai espressamente nominato - credo si sia capito di chi si parla - sta di fatto che questo è proprio un bel demino, appunto.
Me lo rimandate un bel TDK registrato bene?
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La recensione demo 2000 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-12-15 00:00:00
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