Dalle nebbie piacentine spunta un altro raggio di sole inaspettato: capitanati da Simone e Andrea Modicamore (il primo già chitarrista dei sorprendenti Temponauts), i Warm Morning raggiungono la nostra attenzione con questo Cd+45 giri edito dall'americana Shelflife Records.
Il curatissimo packaging non è un indizio secondario, infatti si ascolta un lavoro elegante, che miscela folk confidenziale ad aperture orchestrali venate di morbida psichedelia (ascoltate la toccante coda in espansione di "Jackstraw & The Crow"). Canzoni dal mood romantico e autunnale, ma non pensate a quei cieli grigi e neutri, bensì immaginate le foglie che appassendo accendono di colori i parchi ed i boschi (ma vanno bene anche le margherite da riscaldamento globale nei prati ad ottobre): "Feather" è il pezzo più bello del Cd, forte di un corno pastorale che anticipa la potenza evocativa della sezione archi. Ma altre sorprese sono in agguato nel 45 giri: la bella cavalcata per banjo e violino "Silver Rain" dal tiro quasi folk irlandese, e la stupenda "Slow Motion Picture", frizzante ballata acustica per rintocchi di piano, dolce e inebriante (e sì, il vinile suona dannatamente meglio del Cd, Amen).
Se Annie Hall e Kings Of Convenience ti dicono qualcosa allora lasciati rinfrescare da questa pioggia argentea e mattutina. Un progetto valido che in futuro (leggasi nuovo album) potrebbe rivelarsi ancora più prezioso.
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Dalle nebbie piacentine spunta un altro raggio di sole inaspettato: capitanati da Simone e Andrea Modicamore (il primo già chitarrista dei sorprendenti Temponauts), i Warm Morning raggiungono la nostra attenzione con questo Cd+45 giri edito dall'americana Shelflife Records.
Il curatissimo packaging non è un indizio secondario, infatti si ascolta un lavoro elegante, che miscela folk confidenziale ad aperture orchestrali venate di morbida psichedelia (ascoltate la toccante coda in espansione di "Jackstraw & The Crow"). Canzoni dal mood romantico e autunnale, ma non pensate a quei cieli grigi e neutri, bensì immaginate le foglie che appassendo accendono di colori i parchi ed i boschi (ma vanno bene anche le margherite da riscaldamento globale nei prati ad ottobre): "Feather" è il pezzo più bello del Cd, forte di un corno pastorale che anticipa la potenza evocativa della sezione archi. Ma altre sorprese sono in agguato nel 45 giri: la bella cavalcata per banjo e violino "Silver Rain" dal tiro quasi folk irlandese, e la stupenda "Slow Motion Picture", frizzante ballata acustica per rintocchi di piano, dolce e inebriante (e sì, il vinile suona dannatamente meglio del Cd, Amen).
Se Annie Hall e Kings Of Convenience ti dicono qualcosa allora lasciati rinfrescare da questa pioggia argentea e mattutina. Un progetto valido che in futuro (leggasi nuovo album) potrebbe rivelarsi ancora più prezioso.