"The Island Chainsaw Massacre" è la storia di un tizio con una maschera da teschio che impugna una motosega e fa a pezzi i cliché. È uno di quegli album che ti fanno benedire il web, che, se il più delle volte trasforma in star dei fenomeni da baraccone, ogni tanto porta a galla dei veri talenti. Salmo appartiene a quest'ultima categoria, e grazie al tam tam mediatico supera i limiti imposti dalla Sardegna, separata dal resto d'Italia sia dal punto di vista geografico che della produzione musicale.
Il disco si impone con 17 tracce di ruvido rap su beat dello stesso Salmo, che spaziano dall'hip hop anni Novanta alla drum and bass e al metal. In "The Island Chainsaw Massacre" c'è la sperimentazione elettronica di Foreign Beggars, la lucidità critica e lo studio delle metriche di Kaos e le inclinazioni punk dei Beastie Boys. L'album segue due demo e riassume l'esperienza di uno che le ha provate tutte per svoltare in quel di Olbia: cresciuto con l'hip hop, Salmo ha militato in gruppi crossover (Skasico), stoner (Three Pigs Trip) e hardcore (Toedgein).
Quello che ne risulta è un disco variegato, viscerale, urlato come se non ci fosse un domani, solido e pesante come un macigno. "Rancho della Luna" e il suo beat acido, o "L'Erba di Grace", rappata su una base drum and bass, sono delle vere e proprie bombe, anthem di una scena musicale che non esiste, roba così hardcore e genuina da conquistare clubber, b boy, metallari e chiunque abbia un orecchio predisposto ad apprezzare musica fatta con passione e attitudine. Salmo si racconta con sincerità e rabbia senza mai cadere nello scontato, tenendosi alla larga tanto dall'autocelebrazione quanto dal disagio gratuito tipo rapper incazzati col mondo perché non hanno più i soldi per comprarsi la droga a fine mese. Ci sono storie condivisibili ("La Prima Volta"), critiche a una Chiesa che perde credibilità giorno dopo giorno ("Un Dio Personale") e, soprattutto, c'è l'amore per la musica, dai Beatles, che con "Come Together" forniscono il sample per il beat di "Yoko-Ono", al rap metal scuola Downset di "Street Drive In". È un sound di questo secolo, che porta innovazioni che provengono da una strada diversa rispetto a quella percorsa da Dargen D'Amico e dal suo cantautorap, ma che la intersecano nel momento in cui si distaccano da generi e sottoculture e creano un fenomeno. E comunque vada, sarà un massacro.
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La recensione The Island Chainsaw Massacre di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-05-17 00:00:00
COMMENTI (2)
Salmooo 6 un Grandee *__*
Salmooo 6 un Grandee *__*