Mau Mau Eldorado 1998 - Rock, Folk, Etnico

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Diciamolo subito: questo "Eldorado" è un grandissimo album, quasi che non mi aspettassi tale e tanta capacità da parte del combo torinese. Tra l'altro, i precedenti lavori avevano sempre segnato delle tappe importanti (da "Sauta rabel" alla raccolta "Carnevalera", sono passati 7 anni di successo 'underground'!), ma la produzione datata 1998 ha tra i solchi una notevole miscela di note che molti gruppi di 'world music' invidierebbero.

Forse le capacità della band di Luca Morino, vocalist poliedrico e frontman di prim'ordine, sono quelle di riuscire a sintetizzare al meglio un suono che troppo spesso sembra essere riservato solo ai cultori di 'certa' musica; se vediamo il lavoro in quest'ottica, potremmo capire perché coinvolga fin dal primo ascolto. L'apertura è affidata alla title-track, e già da quel momento ci si immerge in atmosfere caratterizzate da una 'sinuosità fluttuante', giusto per decifrare il sound che pervade l'intero album; "Nozze" è forse il brano più indicato per rendere l'idea, proprio perché nel brano il ritmo assume questi contorni. Poi c'è la perla di "Solo sfiorando", dove la voce di Mauro Ermanno Giovanardi, cantante dei La Crus, impreziosisce uno degli episodi meglio riusciti.

Ma c'è molto altro da scoprire, dalle contaminazioni con temi e musiche del Sud-America ("Per amor"), a quelle con l'Africa ("Nella città proibita") e, naturalmente, anche i classici richiami alle radici piemontesi ("Pueblos de Langa" e "Griòt"). Mettiamo pure che in quest'occasione i Mau Mau facciano meno uso del dialetto e riccorrano di più alle macchine (usano i campionatori!), grazie all'esperta mano di Cesare Malfatti. Se non fosse che lo dichiarassero nelle interviste, i ripetuti ascolti di "Eldorado" non ci farebbero pensare a queste soluzioni musicali; anzi, il classico clichè delle 'atmosfere acustiche' alla fine viene fuori, volenti o nolenti.

Tuttavia non ci rammarichiamo se dopo i ripetuti ed inevitabili ascolti saltano agli occhi e soprattutto alle orecchie le riflessioni sopra riportate: "Eldorado" vale la pena non solo di essere ascoltato, qualsiasi genere voi preferiate, ma fidatevi che alla fine sarà nella vostra personale lista dei preferiti di quest'annata.

Infine un consiglio: se riusciste a vederli dal vivo, anche se già lo avete fatto, non perdete l'occasione di gustarvi il loro show, travolgente come pochi altri.

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La recensione Eldorado di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1998-05-31 00:00:00

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