Figli di un percorso naturale, diretti, compatti, soggetti a forza di gravità.
Di impatto sicuro, con anima calda che non si esaurisce nel cadere al suolo.
Neppure gli schizzi si perdono.
In questa contemporaneità, complessa e indefinita, i pezzi di Zolle affermano l’essenziale, presentandosi come solchi di terra della pianura da cui provengono.
Venendo rotti, rivoltati, sbriciolati, tritati.
In alcuni episodi di chitarra (di Lan dei MoRkObOt) e la batteria si lasciano fertilizzare dai synth di Urlo (Ufomammut) e Roberto Rizzo (Quasiviri/Runi).
Odori e profumi si confondono in un’unica massa sonora: Zolle.
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L'articolo Biografia Zolle di Zolle è apparso su Rockit.it il 2020-06-28 14:03:05