Con una ricerca sonora che, sì, parte dal rock e dallo stoner, per poi, però, aver fame di suoni sempre nuovi, tanto da abbracciare psichedelia e blues, e con un artwork firmato da Federico Manzone che, a proposito di mondo, per il singolo Desertica ha composta una grafica potentissima dove affianca i fumi, pur colorati, della città alla potenza dell’Africa e della savana, “ZYP” è il salto in avanti di una band che è cresciuta tanto, espandendosi senza perdere il centro. Vitto, Gabri, Lory e Fede hanno una visione della musica tanto pura quanto reale, materica: “Più che una risposta a qualcosa, la musica è stata un’illuminazione. La musica è stata la risposta al desiderio di esprimerci, in un momento delle nostre vite in cui non potevamo o riuscivano a farlo in libertà. Essere noi quattro, in sala prove a suonare come meglio potevamo, era, ed è tuttora, il momento per eccellenza di scambio, di esposizione della propria sensibilità e di confronto su tutto. La musica per noi è festa, gioco, studio, meditazione e terapia”. Ma non sono, o meglio non solo soltanto, tipi da studio, gli zYp, anzi: sarà durante un loro live che, pure se non conoscete nemmeno mezza strofa di una canzone, vi faranno voltare la testa verso il palco per osservare con sempre maggiore attenzione ciò che sta accadendo. Perché la fiamma di suono, energia ed elettricità che sanno innescare quando attaccano a suonare, è provato sul campo, non lascia nessuno indifferente. Quindi sì, ci sono band che assomigliano a famiglie, e ci sono famiglie completamente fuori di testa, ora indovinate da che parte stanno gli zYp.
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L'articolo Biografia zYp di zYp è apparso su Rockit.it il 2021-02-21 12:24:40